Una legge del 2008 stabilisce che la gestione degli impianti verrà trasferita ai privati attraverso gare d’appalto. Questa legge viene giustificata dal fatto che il 50% dell’acqua, 33% per gli ambientalisti, si perde nelle strutture colabrodo che ne consentono l’uso ai cittadini. I privati garantirebbero un maggior risparmio attraverso una miglior gestione delle tubature. Non voglio essere manicheo nè ideologico ma questo referendum mi lascia perplesso e confuso. “Ho l’acqua nel cervello” come si usa dire in questi casi. Come si può discutere un bene primario indispensabile per la nostra sopravvivenza? Tony Hayward amministratore delegato della BP, compagnia petrolifera responsabile... Continue reading