Una legge del 2008 stabilisce che la gestione degli impianti verrà trasferita ai privati attraverso gare d’appalto. Questa legge viene giustificata dal fatto che il 50% dell’acqua, 33% per gli ambientalisti, si perde nelle strutture colabrodo che ne consentono l’uso ai cittadini. I privati garantirebbero un maggior risparmio attraverso una miglior gestione delle tubature.
Non voglio essere manicheo nè ideologico ma questo referendum mi lascia perplesso e confuso. “Ho l’acqua nel cervello” come si usa dire in questi casi.
Come si può discutere un bene primario indispensabile per la nostra sopravvivenza?
Tony Hayward amministratore delegato della BP, compagnia petrolifera responsabile del disastro della piattaforma Deepwater nel golfo del Messico nel 2010, fu licenziato perchè nel bel mezzo della crisi era in vacanza sul suo yacht.
Non è l’acqua che mi preoccupa ma è l’uomo, la sua miopia, la sua prospettiva economica su ogni aspetto dell’esistenza. L’acqua dovrebbe venire prima del piano regolatore, del bilancio, del PIL, del piano industriale … Mi piacebbe pensare che in caso di tragico danno alle tubature per cui nessuno potrebbe più utilizzare l’acqua pubblica i responsabili, pubblici o privati che siano, piantonassero gli impianti per risolvere il problema 24 ore su 24. O forse no. Forse andranno in vacanza per smaltire lo stress o andranno al supermercato a comprare trecento casse di acqua minerale per sostituire quella pubblica.
Il 12 e 13 giugno io voterò per l’uomo.
Referendum scheda rossa
“Modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici di rilevanza economica. Abrogazione”
La legge stabilisce che la gestione del servizio idrico può essere affidato a soggetti privati attraverso gara o essere affidato a società a capitale misto pubblico-privato, all’interno delle quali il privato sia stato scelto attraverso gara e detenga almeno il 40%.
Vota “sì” se vuoi l’abrogazione della legge, “no” se vuoi che la legge resti in vigore.
Referendum scheda gialla
Determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all’adeguata remunerazione del capitale investito. Abrogazione parziale di norma
L’abrogazione parziale è legata a quella parte di legge che permette al gestore del servizio idrico di ottenere profitti garantiti sulla tariffa a remunerazione del capitale investito, del servizio fornito e dell’entità dei costi di gestione delle opere. Vota “SI’” se vuoi abrogare il comma 1 della legge, vota “NO”se vuoi mantenerlo in vigore.
Author: Michele Michelazzo for smukke.it
Michele Michelazzo
…vive a Milano. E’ autore e regista che spazia dalla TV al teatro al web. Si occupa di comunicazione e linguaggi ma ciò che preferisce è dare, attraverso il suo lavoro, una visione trasversale distaccata e profonda del mondo.
“Amo il backstage della vita” è una delle sue frasi che meglio riassume il suo approccio autorale ed artistico alla scrittura.
Contact: m.michelazzo@live.it
Leave a reply
Devi essere connesso per inviare un commento.