Maurizio Andreuccetti
Back to basics… fashion o ‘fashion-art’?
Come per tutti i talenti che hanno “esposto” qui su Smukke, anche stavolta, sarà Maurizio a parlare di sé, ma prima di cedergli la parola desidero porre un paio di interrogativi: vedete dei bozzetti di moda o una particolare forma d’arte?
La sua conoscenza delle forme, del corpo umano, i suoi richiami al passato, la sua assoluta capacità innovativa, non fanno di lui un artista completo?
Io, ormai da tempo, ho dato una risposta a queste domande: e sì, è Arte, “for sure” e sono oltremodo felice di ospitare Maurizio Andreuccetti, artista, qui su Smukke.
I lavori che seguono sono un inno alla femminilità, una femminilità vera, ritrovata, elegante, raffinata che parla di sete, chiffon rasi e crinoline, elementi difficili per certi versi, ma che Maurizio rende moderni, contemporanei e ‘probabili’ per eroine moderne, forti e volitive.
Ogni donna vorrebbe, almeno una volta nella vita, indossare uno di questi abiti..e non solo una…
Piccole meraviglie di perfezioni.
Buona lettura e visione gentili amici. Ecco a voi Maurizio Andreuccetti
lo staff di Smukke
Nasco in un paese al centro di una laguna, Orbetello: un bambino ninnato e custodito nel rassicurante liquido amniotico.
D’inverno e d’estate le acque rimangono ferme, al massimo si increspano durante un temporale. Assomiglio molto al mio Paese. Lo ricordo nel carattere e nelle sue caratteristiche.
Scevro da isterismi, non convenzionale, eclettico, attratto da ogni forma di cultura visiva, telluricamente placido.
Da sempre filtro il mondo attraverso gli occhi di un imbucato insolito, ne rimango coinvolto dalle sue passioni, emozioni, avventure, e quando raggiungo il non ritorno, ecco che la mia mano comincia a disegnare, dissipando.
Un processo di epurazione creativa.
Negli anni ’80 mia cugina Perla mi mette in mano il primo Vogue Italia: ecco creato il piccolo mostro.
Nel 1990, a 14 anni, il mio primo incontro è con Gianni Versace: mi riceve nel suo Showroom di Milano con un sorriso indimenticabile, assisto al fitting di Atelier su una Linda Evangelista dai capelli color Cerise: per un ragazzino svezzato a bordo laguna, non è proprio roba da tutti i giorni. Entusiasta delle mie illustrazioni, mi chiede di tornare dopo una scuola di moda.
1997 è stato l’ultimo anno presso l’Istituto Europeo di Design di Roma, lo stesso anno lo perdo per sempre. Considero Gianni come il mio primo grande maestro.
Nel 1998, comincia la mia avventura: assistente illustratore da Valentino, ufficio stile P.à.P. e HC.
In seguito sarò assistente stilista e illustratore per due anni da Pino Lancetti.
Mi chiamava il suo Saint Laurent. Era un mecenate, timido e geniale.
Amava riconoscere il talento negli altri. Da lui ho imparato la semplicità e la totale assenza di arroganza, il rispetto per se stessi e gli altri.
Dopo un periodo da Fendi, approdo da “Book Moda”. Direttore artistico.
Il dossier tendenze dove pubblico le mie illustrazioni comincia a darmi una vasta visibilità.
Tre Master: giornalismo di moda, stile, fotografia di moda. Studio, lavoro, insegno. Devo capire, sapere di cosa sto parlando. Bugia: sono inquieto, devo cambiare pelle, il più spesso possibile.
Nel 2005 torno alla Valentino, stavolta Manswear. Come assistente posso seguire tutte le realtà di una collezione. Giancarlo Giammetti, un altro straordinario.
Capisco le dinamiche di un ufficio stile. Chiudo il cerchio.
Dal 2008, sono un Free Lance.
Fashion Designer, Illustratore, Stylist.
Il mio paesaggio: tecnologico organico, onirico fiabesco. Contaminare sempre. Cedere agli incontri impossibili. Mai paura di avere coraggio. Idee chiare. Far si che passato presente e futuro si rincorrano sempre nella mia testa. Concentrazione sul progetto. E continuare a provare quell’emozione, sempre la stessa, che mi ha fatto imparare prima a disegnare e poi a camminare.
Maurizio Andreuccetti
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Contact: maurizio_andreuccetti@alice.it
8 comments on “Maurizio Andreuccetti Fashion Designer, Stylist”
florisa sciannamea
Ho letto avidamente il bell’articolo di Elisa Tosato e ad ogni parola e frase mi ritrovavo come una folle ad annuire vistosamente condividendo appieno ciò che leggevo…conosco Maurizio e “parte” del suo magistrale ed enorme lavoro..che in realtà è la sua espansione..è se stesso senza pelle…delicato ma incisivo,attuale e d antico allo stesso tempo,reale ed onirico.I suoi bozzetti(riduttivo chiamarli cosi’) sono palpitanti e dinamici, pieni di grazia ma mai leziosi,organismi viventi e vivibili con la capacità di diventare seconda pelle per le donne… rendendole belle,femminili .Sono d’accordo con Elisa nel considerare Arte ciò che Maurizio fa..il suo omaggio alla bellezza trascende da un discorso commerciale e soggettivo,si eleva ben più in alto:la BELLEZZA come valore ETICO
Mark
E’ da qualche mese che osservo i modelli di Maurizio Andreuccetti..non posso dire di conoscerlo bene di persona , anche perchè gli artisti come lui, che hanno tanto da raccontare attraverso una matita e un pezzo di carta..e che vivono in una propria dimensione lontano dagli schemi , non sono facili da conoscere..; sicuramente avrò il piacere di scoprire ed imparare ancora tanto da lui.
Questa volta non voglio commentare le sue creazioni indubbiamente uniche, (sofisticate e semplici allo stesso tempo,aggressive e romantiche, euforiche e nostalgiche) non mi sento all’altezza non appartenendo al campo della moda..non ho ben chiaro nemmeno cosa siano chiffon e crinoline.
Voglio soffermarmi su un interrogativo che mi sono sempre posto osservando i suoi disegni : perchè le sue modelle hanno sempre un’ unica acconciatura..lo stesso viso..e gli stessi occhi apparentemente spenti ?
Una risposta me la sono data : con la matita, Maurizio crea una pelle che cambia e si trasforma, che parla, (talvolta grida) ..che VIVE DA SOLA senza bisogno di un supporto” ; gli occhi delle modelle non sono spenti, bensì TROPPO PROFONDI PER POTERNE PERCEPIRE L’ANIMA.. un’anima asessuata..neutrale, che aspetta di vedere il mondo sotto una luce diversa, rinnovata, emblematica , intrisa di significati ..un’anima che aspetta di vedere il mondo con gli occhi di Maurizio Andreuccetti.
Elisa
Florisa,
grazie, che gioia trovarti quì.
Il tuo commento è prezioso, vero, spontaneo….di chi ama incondizionatamente il lavoro di Maurizio.
“Bellezza come valore Etico”, è senza dubbio Florisa, la migliore sintesi della poetica del talento di Maurizio.
Grazie ancora,
Elisa
florisa sciannamea
grazie a te Elisa…sono felice ed orgogliosa di avere contatti con te…sarebbe molto bello se riuscissimo un giorno a “oltrepassare ” Fb e a conoscerci personalmente per dare un significato di maggiore spessore alla parola AMICO. Il desiderio è cosi’ grande da parte mia, che sono convinta di riuscirci prima o poi!!!
un abbraccio
Florisa
Stefano83
Come ben sanno quelli che mi conoscono, io sono un ragazzo che ama parecchio filosofeggiare, interpretare, aggrapparsi ai simbolismi, alla disperata ricerca di significati superiori, metafisici, onirici, richiamati da determinati significanti. Questa volta non posso farlo. Non perchè il lavoro non lo meriti, o io non ne sia in grado; più semplicemente perchè non ce n’è bisogno. Il Back 2 Basics di Maurizio è un lavoro NON interpretabile e che NON richiede interpretazione. E’ la più pura e sartoriale collezione che abbia creato e mi piace vederla proprio così, come un processo di epurazione della creazione da ogni tipo di concettismo, di inutile orpello, di accessorio sensazionale, di astrattismo della confezione. In un certo senso è il progetto meno artistico di maurizio. E gli sono grato per questo:). Non pensiate che io abbia detto qualcosa di offensivo o sminuente nei confronti di questo splendido lavoro. L’assoluta purezza delle linee, la morbidezza dei panneggi, la precisione delle geometrie, sono parte di una tradizione ormai troppo spesso dimenticata per far spazio a baracconate di assoluto dubbio gusto. L’arte principale di questa collezione è la NON-arte; il ritorno cioè alle forme che rendono bella e semplice la donna; il richiamo più al patrimonio del sarto abile che non a quello del moderno designer. Mi piace leggerla come qualcosa di estremamente più semplice di quanto non si possa pensare, mi piace persino sospendere il giudizio su un processo creativo che non ha bisogno che io aggiunga nulla, a rovinarlo o a indirizzarlo verso strade che non gli appartengono. Questa collezione non “significa” niente altro che non sia la sua bellezza, non orienta verso niente altro che non sia la naturale forma della silhouette armonica e perfetta, non si può dire cioè altro che è ciò che è. Indico poi a coloro che vorranno leggere il mio commento come una banalizzazione di queste proposte, che non esiste niente di più difficile che restare ancora piacevolissimi e affascinanti con tanta immediata semplicità. E maurizio, senza alcun dubbio, ci è riuscito. Dopotutto, ci riesce sempre. Stefano
Elisa
Gentili amici,
ci scusiamo per dei problemi tecnici che hanno impedito l’immediata pubblicazione di alcuni commenti all’articolo di Maurizio Andreuccetti.
Ci scusiamo per l’inconveniente,
Grazie ancora e buon proseguimento,
Elisa
Elisa
Florisa,
grazie di cuore, troveremo senza dubbio l’occasione per un abbraccio reale!
Dobbiamo essere grate a Maurizio che ha permesso questo bellissimo incontro e molti altri.
Splendida serata d’estate,
Con infinita stima,
Elisa
giuseppe ranocchiari
L’arte si può esprimere secondo numerosi criteri e si parla di arte in genere quando qualcuno dimostra qualcosa secondo un suo stile personale e riconoscibile.
La moda stessa è arte che attinge dalle espressioni dell’arte.
Il lavoro proposto da Maurizio Andreuccetti corrisponde a questi requisiti e pertanto lo ritengo una forma di ARTE che va oltre il discorso MODA e non si esaurisce con la silouette dell’abito.
Si desidera un quadro come altrettanto un vestito, ed anche questo fa parte dell’arte e Maurizio Andreuccetti riesce perfettamente a scatenare la bramosia di possesso.
Un ringraziamento ad Elisa per la proposta.