Il fascino selvaggio di
FENDI : Winter 2013/14
Fendi crea una collezione per il freddo polare. Propone un gusto scandinavo ricco di pellicce a pelo lungo e shearling agugliato, fonde pelle oleata e lana, mette insieme un patchwork di astrakan per la mantella da pescatore nordico, riempiendo di geometrie le lane jacquard e sovrapponendo le stampe sulle camicie.
Un risultato quasi primitivo, selvaggio, tra lane cotte e peli dall’aspetto brumato, come coperti da una pellicola gelata. Anche le scarpe hanno suole che sembrano lastre di ghiaccio e tutta la collezione è piena di lavorazioni e dettagli raffinati che vogliono sembrare naturali.
Per cogliere i dettagli quasi nascosti una passerelle non bastava, per questo Silvia Venturini Fendi ha voluto “una sfilata ossessiva” con i modelli impegnati ad andare su e giù per un’ora senza fermarsi tra scale e ponteggi sospesi della Fondazione Pomodoro che, per l’occasione, offre davvero l’atmosfera di un rompighiaccio baltico.
E’ un nuovo modo di presentare la moda perchè molte hanno bisogno non di un passaggio veloce su una passerella, ma di una osservazione da diverse prospettive.
Per rendere perfetta l’ambientazione ripetitiva della sfilata, una colonna sonora creata dal compositore elettronico Matthew Herbert che mescola solo suoni concreti, di passi e di rumori reali, e dà il ritmo ai modelli mentre gli invitati vengono anche allettati dalla sorpresa di una cucina nordica primitiva, tra pane nero imbottito di purè di fave, noccioline ghiacciate e birre.
Una delle sfilate piu’ particolari a cui ho assistito in tanti anni.
Author: Valentino Odorico
inviato e presente alla sfilata per Smukke.it
Leave a reply
Devi essere connesso per inviare un commento.