ISTITUTO ITALIANO DI CULTURA IN ISTANBUL
presenta
con il patrocinio di:
Ministero per gli affari Regionali il Turismo e lo Sport Italiano, l’ Ambasciatore d’ Italia in Turchia,
” ACQUA. COME LACRIME D’ AMORE”
liberamente ispirato da Tursun Bey, storico e poeta ottomano del XV secolo.
un’ installazione d’ arte site‐specific in Istanbul di
Angelo Bucarelli
collaborazione storico‐scientifica di
Alessandra Ricci docente di Archeologia e Storia dell’ Arte, Koç University di Istanbul.
Küçük Mustafa Paşa Hamami, Mustantik Sokak. Cibali. Fatih. Istanbul
15 settembre ‐ 14 ottobre 2013.
inaugurazione 15 settembre 2013. preview 14 settembre 2013
“L’ acqua é l’ esistenza e l’ essenza di Istanbul. Dall’ acqua e per essa, è nata. Da essa ha avuto potere, l’ ha perso e poi riconquistato. Attraverso l’ acqua Istanbul si è nutrita di altre civiltà ricambiandole con il suo ingegno e le sue bellezze. Nella sua scarsezza d’ acqua entro le mura, ha trovato genio e sviluppo. Come il pensiero l’ acqua si insinua e sgorga, fugge e si dissolve. Fa crescere e morire. Come le lacrime d’ amore unisce e divide”. (Angelo Bucarelli)
Per arricchire con un intervento di dialogo tra le diverse identità storiche e culturali tra l’ Italia e la Turchia, l’ Istituto Italiano di Cultura in Istanbul ha voluto inserire nel suo programma del 2013 una installazione site‐specific di arte contemporanea capace di indagare con i suoi linguaggi nell’ anima dei luoghi e i suoi popoli.
Per sviluppare e realizzare questo progetto l’ istituto Italiano di Cultura in Istanbul ha invitato Angelo Bucarelli, noto artista romano che sa coniugare contenuti ed estetica e che con grande sensibilità e comunicativa riesce a creare lavori tridimensionali capaci di evocare l’ identità dei luoghi, emozioni personali e memorie collettive.
Sotto la guida dell’ archeologa e storica dell’ arte Alessandra Ricci della Università Koc di Istanbul, Angelo Bucarelli, affascinato dalle sue valenze storiche e evocative, ha scelto come luogo per la sua installazione le rovine del più antico hammam di Istanbul, il Küçük Mustafa Paşa, a Cibali, Fatih, a pochi passi dalla costa meridionale del Corno d’ Oro.
In questo lavoro Bucarelli perfeziona la sua metodologia espositiva che indaga, attraverso l’isolamento della parola e le sue suggestioni visive, l’ identità delle città o territori delle culture che incontra.
L’ Installazione
Nella sua installazione Bucarelli svilupperà il tema dell’ acqua come fondamento dell’ identità della città di Costantinopoli‐Bisanzio‐Istanbul, ha scelto come titolo l’ eco di un verso del XV secolo di Tursun Bey, storico e poeta, autore della Conquista di Costantinopoli:
L’ installazione valorizzerà (e a sua volta ne sarà valorizzata) l’ artigianato locale turco e la sua tradizione con interventi in ferro, tessuto, vetro, ricamo integrati da fotografia e tecnologie. La vivacità cromatica e i silenzi luminosi faranno da contrappunto intimo, eppur spettacolare, alle antiche mura e ai profumi speziati di mercati orientali.
L’ installazione ha il sostegno importante delle istituzioni Turche e Italiane. Sarà documentata da un catalogo illustrato con testi Istituzionali e critici, presentato da Maria Luisa Scolari, Addetto Reggente dell’ Istituto Italiano di Cultura di Istanbul.
“Acqua. Come Lacrime d’ Amore” sarà inaugurata con un importante evento arricchito da un week end di visite culturali esclusive per un nutrito gruppo di ospiti internazionali. Parteciperanno rappresentanti delle Istituzioni, della cultura, dell’ industria e opinion leaders di Istanbul e da tutto il mondo. La preview dell’ installazione sarà seguita da una cena nelle strade di Cibali il quartiere dell’ Hammam..
L’ hammam Küçük Mustafa Paşa Hamami
Questo splendido complesso in abbandono dagli anni 90, è stato costruito nel 1477 sotto il dominio di Maometto II, 24 anni dopo la conquista di Bisanzio da parte degli Ottomani (è il più antico Hammam di Istanbul e ha la cupola più grande di tutti gli altri Hammam cittadini). E’ a Cibali un quartiere di Fatih, la parte più antica di Istanbul compresa tra il Sultanhamet (il quartiere storico turistico) e le mura bizantine a pochi passi dalla costa sud del Corno d’ Oro.
Cibali, Fatih, e Balat sono quartieri densi di autenticità oggetto di riscoperta e progetti di recupero e rivitalizzazione.
ANGELO BUCARELLI
Eclettico e versatile, Angelo Bucarelli è entrato nel mondo artistico romano degli inizi degli anni Settanta, dividendosi tra scultura, fotografia, arte concettuale e cinema, lavorando, fra l’altro, anche come assistente di Claude Lelouche e di Federico Fellini. Nel 1978 ha avuto la sua prima personale a Roma alla Galleria Pan di Carola Barbato. In seguito, ha sperimentato altre forme di espressione artistica, come la grafica, realizzando numerose pubblicazioni, fra cataloghi d’arte e libri illustrati. Celebre fu il libro gonfiabile di plastica “Libidine”.
Nel 1981 si è trasferito a New York, dove è entrato in contatto con l’ambiente culturale newyorkese e ha lavorato a fianco di importanti artisti come Richard Poussete Dart, Arman, Arnaldo Pomodoro, Beverly Peppers o Larry Rivers. A New York è stato art director di Artforum International, la prestigiosa rivista d’ arte newyorkese, come anche curatore di diversi progetti, mostre ed allestimenti.
Alcune installazioni di Angelo Bucarelli
Nel 1989, rieletta come base Roma, viaggia nel mondo divedendosi tra il suo lavoro artistico e le sue attività di stimato e apprezzato curatore di mostre, eventi e progetti internazionali di cultura e comunicazione.
Dal 2000 ha intensificato il lavoro di scultura concettuale, che indaga, attraverso l’ isolamento della parola e le sue suggestioni visive, i valori dell’ identità, lavorando materiali come il ferro, il bronzo, il rame e l’alluminio integrate con la fotografia e altri materiali, realizzando lavori tridimensionali che giocano sull’identità e la forza evocatrice della parola. Per le sue mostre/installazioni sceglie luoghi di atmosfera e di significato per tessere un dialogo intenso, testimone dell’ esperienza come fondamento dell’ evoluzione del futuro.
Angelo Bucarelli dice del suo lavoro: “La parola e il suo codice (la scrittura) sono alla base della conoscenza e della capacità della comprensione. E’ per questo che nel mio lavoro la parola ha assunto l’ importanza che la conoscenza ha nella comprensione dei suoi codici. Valori di decifrazione, memoria, emozione, esperienza, fantasia, speranza vivono in ciascuna parola mettendosi in relazione con i valori che conosciamo della nostra identità e la modalità con cui li accettiamo o meno. Creo spazi dove il percorso culturale interseca l’ immaginazione. Conoscenza o ignoranza. Immediatezza o riflessione. Conflitto o tolleranza”.
MOSTRE RECENTI.
Nel 2007 ha esposto al Mart di Rovereto, alla My Own Gallery di Milano e alla Galleria la Conchiglia di Capri. Nel 2009: partecipa a “Unconditional Love” 53a Biennale di Venezia; é stato invitato alla 4° Biennale di Arte di Baku in Azerbaijan. Nel 2010 è con una sua personale al Museo di Arte Moderna di Anticoli Corrado (Roma). Nel 2011 è con una personale al Bunker del Castello di Duino “Trieste, scontrosa grazia” (La mostra è stata insignita della medaglia del Presidente della repubblica Italiana); ha partecipato a “La Biennale dell’ Umorismo” a Tolentino (Marche); partecipa a “Cities of New York”, Museo Montemartini di Roma; è con una personale “Pieve a Colori” al Museo Civico e Diocesano di santa Maria de’ Servi di Città della Pieve; presenta a Berlino “Icone Berlinesi” un calendario 2012. Nel 2012 espone “East vs West” alla fiera dei Beni Culturali Art & Tourism; é con una personale “Rosa, rosae” a Città della Pieve; partecipa a “+50” Museo di Palazzo Collicola, Spoleto, in occasione del Festival di Spoleto; partecipa a “La Retina Lucente”, Galleria Civica d’Arte Contemporanea di Termoli
Official WebSite: www.angelobucarelli.com
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